sabato 24 settembre 2011

Il Mondo Madame Sicò

Intervista di Simona Carcano a Madame Sicò.

Scrivo di tendenze da molti anni ma oggi suonano note diverse nell’aria. Sto aspettando una donna che non è solo un personaggio dall’allure notevole, non è solo l’anima di una griffe di successo. Lei è il Mondo Madame Sicò, perchè quando un nome cela bagliori, colori, forme e soprattutto un modo di esistere si va oltre alle collezioni: si entra nella favola.
La accolgo su un divano candido, ricostruendo l’eleganza che si respira nella sua Boutique, petite patisserie in colori soavi, tovagliolini di lino, fiori bianchi e profumati, selezione di the in porcellane bon China. Perchè tanta cura? Perchè in questa favola ci si sta splendidamente, perchè si rimane coinvolti dal tintinnio dei suoi bijoux, dalle mille sfumature dei cristalli e non si vorrebbe mai uscirne. Come posso regalarvi un viaggio per assaporare  questa nuvola di sensazioni?
Intervistandola per voi.

Simonetta, vivere con passione il proprio lavoro non è fortuna di molti, il tuo stile così netto e terso cela una formazione dedicata, magari anche qualche gene di famiglia…
Ogni volta che si parla di “gene di famiglia”, sorrido…….
è come tornare bambina e rivedere la mamma e la zia, giocare con sete fruscianti, pizzi pregiati, bottoni gioiello.
L’arte di abbinare i colori non era un gioco, ma un vero studio e la ricerca dei particolari ancor più minuziosa.

Quali segnali ti hanno spinto verso la creatività?
Segnali forti e chiari…….la curiosità, l’idea di possedere un pezzo unico e inimitabile; personalizzare tutto quello che mi circondava, potendo e riuscendo farlo con le mie stesse mani.

Scegliere il nome di un brand e soprattutto costruirgli intorno uno scenario accattivante è forse la fase più emozionante perché “embrionale”, come l’hai vissuta e come l’hai organizzata?
Con estrema gioia!! Ricordo un quaderno rosa, dove appuntavo qualsiasi informazione o emozione. Ritagli di giornale, fotografie, le chiacchiere delle amiche.
Non ho chiesto l’intervento di abili professionisti, perché temevo di non essere capita e ascoltata con la voce del cuore.
Ho seguito l’istinto, cosa che faccio sempre ed è così iniziata la fiaba…….diversi gli incontri con personaggi che mi hanno insegnato molto. Ho appreso l’arte di ascoltare: parole, profumi, sapori, immagini e come per incanto la fiaba è divenuta realtà.
La decisione sul “nome” è datata……dipingo sin da piccola e anche lì, l’idea di avere un nome tutto mio, mi ha aiutata.
L’acronimo del mio “nome-cognome” non è nuovo ma aveva un suono così dolce, quasi sussurrato.

Qual è l’impressione che vuoi suscitare nelle donne che si accostano alle tue vetrine e che varcano la soglia del mondo Madame Sicò?
Catturare l’attenzione è la prima ambizione dei miei pensieri; poi varcata la soglia, la mia accoglienza accompagnata da quella del mio staff, fa la differenza perchè sono convinta che professionalità, originalità e disponibilità siano elementi rari e vincenti. Ogni donna è unica nella richiesta e come tale va rispettata e ascoltata.

Una sensazione che a distanza di anni provo sempre aprendo la porta della Boutique è che lascio fuori gli impegni del vissuto per immergermi nello charme e nelle coccole frivole dell’ambiente, come ci riesci?
E’ quello che ogni mattina mi chiedo varcando la soglia del negozio. Mi pervade una sensazione di benessere…….
Il profumo dell’ambiente, la magia dei colori, l’ambiente piccolo e raccolto con quel tocco francese. Sembra quasi che qualcuno ti sussurri:- bon jour madame è tutto per te divertiti!!!

L’accoglienza è determinante, quali sono i riscontri delle clienti che ti hanno inorgoglito maggiormente?
Nel corso degli anni, avere come clienti la mamma e poi la figlia; con stili ed esigenze diverse ma con un grande e unico denominatore comune: entusiasmo e curiosità.
E che dire degli uomini che entrano in punta di piedi per poi lasciarsi trasportare in chiacchiere divertenti e spontanee.

Nella Boutique è un tripudio di accessori, l’eccitazione coinvolge bijoux, cappelli, borse, piccoli elementi di arredo, abiti e deliziosi oggetti curiosi e glam. Una donna ci lascia gli occhi ma spesso anche il cuore, vuoi parlarci del lato affettivo che ti lega a molte frequentatrici di Madame Sicò?
Bisognerebbe scrivere un libro solo su questo argomento, tu mi sei testimone.
E’ come seguire , passo a passo, la nascita di un qualcosa di straordinario.
Il contatto, la conoscenza, la frequentazione, il consiglio per un evento speciale, lo scambio di emozioni e come per incanto da clienti ad “amiche”.
Sappiamo quasi tutto di loro, ma con discrezione aspettiamo o cerchiamo il loro arrivo e ogni volta è magia.

E’ inevitabile che l’atmosfera magica attiri collaborazioni significative, quali vuoi citare in particolare?
Collaborazioni importanti ne ho avute molte e incisive a cominciare dai rappresentanti che hanno creduto e sostenuto il progetto, anche se piccolo.
Poi una donna, Maximiliana, titolare di una grande e famosa azienda “Polvere di Stelle”.
Con lei oltre ai consigli, ho trovato un’intesa lavorativa e personale fantastica.
Abbiamo in comune il metodo, l’originalità, il gusto per la ricerca e tanta tanta voglia di raccontare sempre qualcosa di nuovo.
Antonella di “Regine”, che anche tu conosci, mi ha dato la possibilità di lavorare divertendomi. Organizzando eventi e sfilate insieme abbiamo appreso la forza di cercare gruppi di commercianti, in sinergia con il progetto di vendita;
ma soprattutto lo scopo finale: offrire alla cliente un servizio completo.
Con queste e altre donne abbiamo creato un circuito non chiuso ma disposto a contatti e scambi lavorativi sempre in crescita.

Sono numerose le griffe che compaiono nella favola di Madame Sicò, le novità più trendy si intrecciano come preziosi ramage ai brand storici, cosa ti  ispira maggiormente nelle campionature stagionali?
Più che ispirazione è istinto e come ho già detto prima è per me indispensabile; poi il gusto per le novità aiuta il mio impegno.

Com’è la Simonetta donna? Dicono che le principesse siano tali anche nel loro privato…..
Grazie per la principessa……
chi mi conosce da  tanto tempo sa con certezza che Simonetta è la stessa fuori e dentro l’ambito lavorativo.
Ho lo stesso entusiasmo nel preparare la tavola per una cena raffinata con amici ed essere una donna attenta e capricciosa con il mio compagno; aggiungerei che la spontaneità mi facilita  in tutto quello che faccio.

Ogni donna custodisce la sua tipologia di femminilità, che consiglio ti senti di suggerire a chi ti leggerà?
Di ascoltare sempre la voce del cuore…….
guardarsi allo specchio e se spunta un sorriso, si è sulla strada giusta.
Consigli, riviste e tendenze fanno la differenza ma senza personalità ogni donna rischia l’anonimato e credo sia la sensazione più triste che si possa provare.

Non ci si può fermare sugli allori anche se questi sono di piume preziose o di fiocchi leggiadri, hai in serbo per noi delle novità immediate?
Io le novità le chiamo sorprese!!.......E come tali se  le racconto non raggiungo il mio scopo: stupire sempre.

La favola infinita di Madame Sicò si arricchirà di personaggi e di situazioni, cosa ti aspetti dal futuro?
Un grande sorriso…..

Il sogno che custodisci…so che lo scrigno potrebbe essere color ametista in velluto di seta con gli interni in voluttuoso raso panna…ma cosa contiene questo scrigno?
Nasconde un progetto che ho nel cuore da diversi anni. Spinta da un grande amore per il mare, ho sempre desiderato una grande casa, dove al risveglio del mattino, potermi tuffare nella luce, nel profumo dei fiori e nei colori luccicanti che solo il mare può regalare.
Ed è qui che vorrei una “Madame Sicò Bistrot” e non solo……una piccola oasi da condividere con ospiti esigenti e raffinati, ricreando l’atmosfera ricercata che ho in negozio, però spaziando nelle coccole.
Remise en forme, gustosi approcci culinari, mostre, eventi, un luogo incantato, dove relax, curiosità e perché no divertimento si amalgamino  con un'unica energia.
Anni fa leggendo su una rivista, mi colpì un articolo sulla più grande ricchezza che un uomo o donna possa avere: il tempo per poter gioire dei piaceri della vita!
E’ ormai evidente che la fretta, gli impegni professionali e familiari non lasciano molto spazio per il tempo da dedicare a se stessi e allora perché non avere un piccolo castello in cui quasi tutti i desideri diventano realtà?
Io ci credo, e come diceva Cenerentola:- i sogni son desideri di felicità.

lunedì 12 settembre 2011